“Ringrazio ciascuno di voi con tutto il cuore perché fare le cose è difficile, lamentarsi è facile. Mettere insieme le persone giuste che abbiano voglia di lavorare, un progetto ambizioso, riuscire a trovare i fondi e seguire con attenzione la burocrazia è quasi impossibile, ma oggi con orgoglio avviamo i lavori ed è un primo passo fondamentale per raccogliere i frutti dell’impegno che tutti abbiamo messo in campo. Ringrazio il Vescovo della Diocesi di Sabina – Poggio Mirteto, il Monsignor Ernesto Mandara per la fiducia che ripone nel nostro lavoro quotidiano al fianco di chi ha bisogno”.
così Don Antonino Treppiedi, presidente della Fondazione San Giorgio di Roma ha accolto le autorità locali per inaugurare il cantiere della Casa Sant’Ernesto a Corese Terre di Fara in Sabina.



L’ex scuola della maestre Pie Filippini rivivrà una seconda vita grazie ali investimenti messi in campo dalla Fondazione San Giorgio, ente senza scopo di lucro con finalità caritatevoli ed assistenziali della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto, l’Asl Rieti e il distretto socio-sanitario Rieti 3 che hanno intercettato e utilizzato oculatamente i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le missioni 1.2 e 1.3.
L’ampia struttura, per anni abbandonata e in stato di degrado, tornerà a disposizione dei cittadini più bisognosi grazie all’emporio solidale e centro servizi che sorgerà al piano terra e grazie ai percorsi di autonomia per disabili.
L’edificio ha una storia molto importante per la comunità di Corese Terra. Molti cittadini sono legati all’ex scuola per ricordi e aneddoti del loro trascorso tra queste aule dell’Istituto Pontificio delle Pie Filippini. La scuola è stata successivamente chiusa e la struttura è rimasta abbandonata, poi occupata e resa un punto di ritrovo per cani randagi e persone ingenti.
Grazie al buon rapporto tra la Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto, le maestre Pie Filippini e l’università agraria di Corese Terra l’edificio è stato interamente donato alla comunità per ospitare questi progetti.







“Quello di oggi è un momento importante – ha dichiarato il Sindaco Roberta Cuneo – la riqualificazione dell’ex asilo di Corese Terra era uno degli impegni assunti con i cittadini durante la nostra campagna elettorale. Un progetto sul quale abbiamo lavorato in modo coeso con tutta la maggioranza e che oggi prende finalmente forma. Grazie ai fondi del distretto sociosanitario, possiamo restituire dignità a uno spazio inutilizzato da tempo e trasformarlo in una struttura che offrirà un’opportunità concreta di crescita, autonomia e inclusione a giovani con disabilità. Un risultato di grande valore sociale per l’intera comunità, frutto di una coesione di intenti e una progettualità condivisa con la Diocesi e la struttura del Distretto” .
Commenta anche il Vice Sindaco e assessore alle politiche sociali, Simone Fratini: “Oggi diamo avvio a un progetto in cui abbiamo creduto fin dall’inizio, con l’obiettivo di dare risposte reali alle famiglie del nostro territorio. L’ex asilo della Curia tornerà a vivere, trasformandosi in un luogo attrezzato e funzionale, pensato per promuovere l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità. Desidero ringraziare sentitamente la Fondazione San Giorgio per la disponibilità dimostrata e per aver condiviso con noi questa visione, così come il distretto sociosanitario per il prezioso supporto. È attraverso la collaborazione tra istituzioni che possiamo realizzare progetti di questo valore”.





“La nostra è una comunità molto antica e gestisce un patrimonio considerevole. L’ex scuola sorge proprio su un terreno donato dal nostro Ente e tutti gli abitanti diedero il loro contributo per mettere mattone su mattone” ha detto Stefano Petrucci, presidente dell’Università Agraria di Corese Terra.
“Questo è un progetto fortemente voluto dalla Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto per dare un servizio alla comunità della provincia di Rieti per mettere a disposizione ciò che si ha per ciò che può nascere – ha detto l’ingegnere Teresa Cirigliano – Al primo piano verranno realizzati due appartamenti per i percorsi di autonomia per disabili ed ospiteranno 12 persone che vivranno in un contesto di vita stabile ed autonomo. Al piano terrà verrà aperto un empio solidale dando la possibilità alle persone bisognose di avere un aiuto nella spesa e avere consulenze per il reinserimento sociale e nella ricerca del lavoro. Cercheremo di fare il miglior lavoro possibile, nel minor tempo possibile per rispettare le scadenze del Pnrr”.
Non mancano le piacevoli sorprese. Sono già 5 le persone ritenute idonee ad essere ospitate nei percorsi di autonomia per disabili e altre 3 sono in fase di valutazione.